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Magari, entrambi
Uno dei criteri base nella scelta dell’abito da sposa è sicuramente la lunghezza.
La maggior parte delle spose opta per un abito lungo, un po’ perché valorizza quasi tutte le corporature, un po’ perché rispetta la tradizione, facendo felice la mamma, la zia, la nonna e forse, più di tutti, il papà.
Alcune poi scelgono l’abito corto, al ginocchio o poco più giù, per sposarsi con rito civile, o per distinguersi in originalità.
Un esempio di rito civile, con abito al ginocchio o poco più su
Un esempio di presunta originalità
Le nuove collezioni danno la possibilità alla sposa di avere la doppia opzione lungo-corto, in un solo modello.
Dobbiamo riconoscere il merito di questa utile e liberatoria invenzione a Magnani Sposa che nel 2010 ha creato la linea Dual Dress. In poche parole: paghi e indossi uno, e avrai due.
Interessanti davvero i modelli 2010 come quelli 2011, più o meno romantici, e a cifre accessibili (fino ad massimo inferiore ai 3000 euro).
I modelli in effetti riescono a dare alla sposa l’immagine di romantica principessa, nella cerimonia di giorno, e di sexy sposa, nel ricevimento serale. Inoltre, bisogna ammettere che l’abito nella versione corta può essere indossato anche in altre future occasioni.
Se invece vi siete appassionate di un modello ma lo preferite in due distinte versioni, lunga e corta, e potete togliervi lo sfizio di acquistarle entrambe, il mio consiglio è optare per questo spettacolare modello della collezione 2011 di Giuseppe Papini, che promette prezzi accessibili (dai 2000 ai 3000 euro)
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1 commenti
MIRIA said:
28/05/2013 alle 2:06 PM
complimenti…anch io l ho trovato!!!!!!!