Gli anni Venti e Trenta sono gli indiscutibili protagonisti delle collezioni da sposa 2011 e 2012.
Tutte le principali maison hanno inserito nelle proprie linee modelli che si ispirano a quegli anni, un'alternativa sofisticata ed originale a modelli più classici a cui siamo abituati.
Chi ha preso queste decadi come riferimento unico della collezione Primavera/Estate 2012 è la stilista inglese Jenny Packham.
Arrivata alla ribalta vestendo le celebrità del cinema come Angelina Jolie, Cameron Diaz, Jennifer Lopez,Sandra Bullock, Keira Knightley per sfilare al meglio sui red carpet dei Grammy e Oscar, diventata poi nota a livello mondiale con la recente apparizione di Kate Middleton alla prima uscita ufficiale come Reale inglese, Jenny ha scelto l'Art Deco e la donna finalmente indipendente e libera dai corsetti introdotta da Coco Chanel come riferimento nei modelli e nei tessuti delle nuove collezioni.
Recentemente insignita del premio 2011 come Miglior Designer da Sposa dell'Anno dai Buyer del mercato degli abiti da sposa, Jenny Packham dichiara di avere il compito di “creare bellezza e fascino” e consiglia alle spose di “Puntare sull'aspetto femminile e sofisticato, con modelli scivolati, eterei, più portabili. E di giocare con gli accessori preziosi”.
Ed ecco dunque una collezione dominata da raso di seta, tulle e chiffon tessuti su modelli che fasciano la silhouette e scivolano lungo la figura lisci, spesso incrociati a creare rombi e disegni asimmetrici, sempre impreziositi da ricami e cristalli per aggiunger quel tocco glamour hollywoodiano tanto caro alla stilista, che ammette “Mi sono sempre piaciuti gli strass, fin da bambina, e sono ricamati su ogni mio modello”.
Un look elegante, sofisticato ed etereo, secondo il moderno diktat dell'alta moda sposa, come visto con l'altra designer delle star Vera Wang, che persegue gli stessi obiettivi ma creando giochi di volumetrie.
Così la stilista ha raccontato a Elle Sposa la sua nuova collezione “Mi ispiro molto agli anni Venti e Trenta, che danno alle mie creazioni quel particolare tocco di glamour decadente. E' stata un'epoca di grande cambiamento anche nella moda e nel costume, in modo particolare per le donne. Sono ricordati nell'immaginario collettivo come una fase divertente ma rivoluzionaria: la donna si era liberata del corsetto, i tessuti scivolavano più leggeri e gli abiti conquistavano fluidità, restando però femminili. C'era armonia tra libertà e classe: è quello che cerco di far rivivere nelle mie collezioni. Direi una visone romantica degli anni Venti e Trenta, scandita da lustrini e pailettes per far brillare ogni abito da sposa.”
“L'abito da sposa – prosegue la stilista - viene investito di un significato e di una valenza che generano forti responsabilità per una designer. Per questo ogni modello è curato fino all'ultimo minuzioso dettaglio. E' meno teatrale e più da grand soirée. Non a caso alcuni modelli sono un'estensione degli evening dress anche per quanto rigfuarda le nuances. Un trionfo di avorio e champagne ma anche cipria, poudre o grigio perla tra chiffon, raso di seta e tulle. Delicati e vaporosi.”
Tessuti impalpabili impreziositi da applicazioni in pietre e cristalli di luce, utilizzati anche per gli accessori, sempre ispirati agli anni Trenta e alle star del cinema anni Cinquanta e Sessanta, che la stilista vende anche online (www.jennypackhamshop.com/), come racconta Jenny Packham alla rivista White “I nostri abiti possono vivere da soli ma abbiamo pensato ad accessori che li rendano preziosi e unici: tiare, bracciali, pettini, spille e cinture, tutto con un mood un po' anni 30, vintage”.
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