Dopo, Audrey Hepburn e Grace Kelly non poteva mancare un approfondimento su un'altra icona di stile, che si è spenta da poco, ed è l'indimenticabile Liz Taylor.
Attrice, imprenditrice e stilista inglese, abbiamo conosciuta Elizabeth nel 1943 con il commovente “Torna a casa Lassie!” e da allora ce ne siamo innamorati.
Elizabeth Rosemond Taylor, scomparsa a Los Angeles il 23 Marzo 2011 all'età di 79 anni, nasce a Londra il 27 febbraio 1932 , figlia di un commerciante d'arte e di una madre attrice, statunitensi residenti in Gran Bretagna e tornati in patria, con base a Los Angeles, dopo l'entrata in Guerra.
I suoi primi successi sono legati al mondo dei quadrupedi: prima il già citato Lassie e poi, nel 1944, appare nel suo primo film come protagonista, “Gran Premio”, interpretando una bambina che allena un cavallo, un film dal grande successo che la acclama come "bambina-prodigio".
Segue la scuola negli studi della Metro Goldwyn Mayer, fino al diploma 26 gennaio 1950, lo stesso anno in cui, a soli 18 anni, si sposa per la prima volta (è stata sposata otto volte e ha avuto sette mariti).
Il primo matrimonio dell'attrice si celebra 6 maggio 1950 e lo sposo è niente meno che Conrad "Nicky" Hilton Jr., figlio maggiore del magnate degli hotel, Conrad Nicholson Hilton, fondatore dell'omonimo impero.
Come attrice di punta della Metro Goldwyn Mayer, Liz viene a dir poco supportata nell'intero evento, e infatti la casa cinematografica provvede a gestire la cerimonia, all'abito da sposa, al trucco ed ad ogni dettaglio.
Tutto questo in virtù dell'imminente uscita del film “Il padre della sposa”, mandato nelle sale un mese dopo il matrimonio, interpretato da Liz insieme a Spencer Tracy per la regia di Vincente Minnelli.
A disegnare l'abito da sposa, che si narra sia costato all'epoca 1.500 dollari, nonché l'intero corredo di nozze, è la mitica Helen Rose, costumista e designer di punta della casa cinematografica, nota soprattutto per aver creato anche l'abito da sposa di Grace Kelly per le nozze reali con il Principe Ranieri di Monaco.
Due matrimoni presi in mano dalla MGM che ne ha fatti eventi mediatici e pubblicitari. Possiamo dire che il matrimonio di Liz – ritratto in ogni momento dalla prestigiosa rivista Life - sia stato la prova generale per quello della Principessa Grace, celebrato il 18 e 19 Aprile 1956, ultima interpretazione autorizzata per la neo Principessa di Monaco.
L'abito da sposa di Liz è rimasto alla storia e sicuramente è il migliore tra i numerosi abiti da sposa indossati dall'attrice.
L'abito in raso di seta tempestato di perle ha una linea tradizionale, ma risulta per nulla noioso, grazie ai preziosi dettagli.
Le maniche sono lunghe, e terminano in piccoli polsini pizzo.
Lo scollo è ampio e leggermente a cuore, e la scollatura è coperta da uno strato di organza, arricchito da perline ed inserti in pizzo, che si chiude in un collettino (vedi successivamente l'abito da sposa di Grace Kelly).
In questo modo si sottolinea la femminilità e sensualità di Liz ma in modo sofisticato.
La vita è strettissima, la gonna è molto ampia (secondo lo stile dell'abito da ballo tanto caro agli USA) e impreziosita da ampi ricami a formare disegni floreali, sul fronte e sul retro.
A completare il tutto un velo voluminoso fissato a una piccola calottina (ancora, vedi Grace Kelly) in pizzo e tenuto fermo da una tiara a forma di cerchio da cui spuntano i famosi boccoli neri dell'attrice.
Da non trascurare le damigelle, anch'esse vestite da Helen Rose.
Come anticipato, un mese dopo le nozze la MGM fa uscire il film “Il padre della sposa”, dove Liz fa bella mostra di un abito simile a quello indossato alle nozze, ma decisamente, a mio parere, meno riuscito.
L'abito è disegnato anche questa volta da Helen Rose
L'abito diventa un modello messo in vendita da Alfred Angelo, fondatore dell'omonima catena di negozi casa tutt'oggi esistente in USA, e pubblicizzato da apposita campagna.
Le vere nozze di Liz hanno portato il film ad un enorme successo, a differenza del matrimonio con Hilton, terminato appena 9 mesi dopo a causa della forte dipendenza da alcol dello sposo, non emersa durante il fidanzamento, ma chiarissima già durante la luna di miele.
Il divorzio arriva il 29 gennaio 1951.
Mentre prosegue il successo di Liz, un anno dopo, il 21 febbraio 1952, giunge al secondo matrimonio, celebrato a Londra con l'attore Michael Wilding, di vent'anni più vecchio.
L'abito da sposa di Liz è decisamente più modesto di quello indossato alle prime nozze, e l'unico elemento che spicca è sicuramente il bouquet in mughetti ripreso da una decorazione floreale tra i capelli, un dettaglio amato dall'attrice come vedremo in un successivo matrimonio.
La coppia ha due figli, Michael Jr. e Christopher, ma divorzia il 26 gennaio nel 1957.
Nello stesso anno la Taylor ottiene la prima nomination all'Oscar, per “L'albero della vita”, mentre la seconda è per la sua interpretazione accanto a Paul Newman nel magnifico "La gatta sul tetto che scotta" (1958), e la terza nel 1959 per “Improvvisamente l'estate scorsa”.
Facciamo un piccolo passo indietro, e torniamo al giorno del divorzio da Wilding, il 26 Gennaio 1957. Ebbene, il 2 Febbraio 1957 si celebra ad Acapulco il terzo matrimonio di Liz, con il produttore Mike Todd, più vecchio di 24 anni.
Per la cerimonia la sposa indossa un delizioso abito in chiffon drappeggiato abbinato ad un cappuccio poi tolto dopo il rito nuziale.
Testimoni di nozze gli attori Eddie Fisher e sua moglie Debbie Reynolds.
La coppia ha una figlia, Liza, e vive felice fino ad un tragico epilogo: il 22 Marzo 1958 l'aereo privato di Todd, nominato “Lucky Liz” si schianta nel New Mexico per un guasto al motore.
La Taylor trova conforto nel miglior amico di Todd, il cantante ed attore Eddie Fisher, che, suscitando un grande scandalo ad Hollywood, per la Taylor lascia la moglie Debbie Reynolds.
Liz Taylor arriva dunque al quarto matrimonio il 12 maggio 1959 con Eddie Fisher, il co-protagonista del film Butterfiled 8 (“Venere in visone”) di Daniel Mann, per il quale l'attrice vince nel 1961 il primo Oscar come attrice protagonista.
Per le nozze Liz indossa un abito in seta color verde con cappuccio.
Al momento delle nozze, avvenute a Las Vegas in una cerimonia privata, Liz è incinta di 5 mesi.
Il matrimonio con Fisher, che mostra problemi di droga e finanziari, finisce con divorzio il 6 marzo 1964.
Un anno prima,nel 1963, Liz Taylor conosce sul set del kolossal Cleopatra l'attore Richard Burton, che interpreta Marco Antonio, e diventa la star cinematografica più pagata (1 milione di dollari per interpretare il film).
All'epoca gli attori sono entrambi sposati ma lasceranno ben presto i rispettivi coniugi, dando vita ad un'unione che, tra alti e bassi, durerà 13 anni.
Sempre nel 1963 Andy Warhol dedica all'attrice un ritratto
che viene realizzato con i suoi classici "Multipli" su fondo rosso, silver, giallo e bianco.
L'attrice sposa Richard Burton il 15 marzo 1964 a Montreal in quello che è il suo quinto matrimonio, solo 9 giorni dopo il divorzio dal precedente marito.
L'abito da sposa di Liz, in chiffon, passa nuovamente alla storia, per il colore, un bellissimo giallo mimosa, e per l'abbinamento floreale all'acconciatura e al bouquet.
L'abito corto è realizzato dal costumista Ray Diffen, su bozzetto del designer di Hollywood e Broadway Irene Sharaff, e deve essere il più semplice possibile per far risaltare i gioielli in diamanti e smeraldi donati da Burton.
L'acconciatura è davvero originale e sopra alle righe, con una treccia esagerata ed una cascata di fiori avvinghiata alle chiome.
Nel complesso si tratta di un look sofisticato ed esotico al tempo stesso.
Nel 1967 Liz vince nuovamente l'Oscar come attrice protagonista per il film “Chi ha paura di Virginia Woolf?” (1966) di Mike Nichols, che interpreta accanto al marito Richard Burton, in tutto i due reciteranno insieme in 10 film, diventando la coppia più celebre di Hollywood.
Ma il matrimonio è burrascoso e dopo 10 anni, il 26 giugno 1974, Liz e Richard divorziano.
Ci ripensano dopo 16 mesi e, il 10 ottobre 1975, si risposano, e siamo al sesto matrimonio, al Chobe National Park, Kasane, Botswana.
Per la cerimonia, celebrata in forma privata alla presenza del manager dell'alloggio dove risiedevano, Liz indossa un abito in chiffon color verde acqua a balze, con pizzo e piume di faraona, dalla linea stile impero, corredato dall'immancabile treccia gigante ornata da fiori.
Burton ricomincia a bere e i due divorziano per la seconda, e definitiva, volta il 29 luglio 1976.
A breve, il 13 e 14 Dicembre, i due abiti da sposa indossati da Liz per le nozze con Burton, saranno messi all'asta da Christie's a New York all'interno di una vasta collezione di capi di abbigliamento, accessori e gioielli dell'attrice, tra cui le preziose parure di diamanti e smeraldi donati da Burton.
Parte degli incassi dell'asta saranno devoluti Elizabeth Taylor Aids Foundation, creata dall'attrice nel 1991.
Torniamo al momento del divorzio da Burton per arrivare, il 4 dicembre 1976, al settimo matrimonio di Liz Taylor, celebrato con il senatore repubblicano della Virginia John Warner, di cui non si hanno testimonianze fotografiche.
Quando Warner viene eletto senatore degli Stati Uniti Liz si sente sola e “di troppo” ed inizia a mangiare e bere smodatamente. I due divorziano il 7 novembre 1982.
Questa volta occorre aspettare fino al 6 ottobre 1991 per arrivare all'ottavo, e ultimo, matrimonio di Liz Taylor, celebrato con il carpentiere Larry Fortensky, conosciuto alla Betty Ford Clinic dove entrambi erano in cura di disintossicazione.
Il matrimonio si celebra a Neverland, il ranch di Michael Jackson, da decenni legato profondamente all'attrice, che indossa un abito di Valentino in pizzo a balze, dallo scollo generoso, in giallo chiaro.
Il legame termina con il divorzio il 31 ottobre 1996.
Da allora Liz non ha più un compagno stabile e trova conforto nel mondo cinofilo
Porta avanti la sua passione per i gioielli (la sua collezione è immortalata dal libro My Love Affair with Jewelry del 2002), crea una propria linea nel 2005 con la Mirabelle Luxury Concepts di Los Angeles, lancia tre profumi col suo nome e, soprattutto, continua a battersi con le forze rimaste nella lotta all'AIDS, (è tra i fondatori dell' amfAR) iniziata dopo la morte del suo collega ed amico Rock Hudson.
Nel novembre 2004 la Taylor annuncia di soffrire di una grave forma di insufficienza cardiaca e il 23 Marzo del 2011 si spegne al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles, lasciando dieci nipoti e quattro pronipoti.
E il mondo dà l'addio all'ultima grande diva della vera Hollywood.
6 commenti su “Liz Taylor indimenticabile sposa glamour”
Il matrimonio a Neverland con la presenza di Michael Jackson come testimone sarà stato uno spettacolo.
Michael era bellissimo.
Poi a Neverland chissà che belló, un’oasi di tranquillità e natura.
Ciao Michael, ciao Liz
La donna piu bella del mondo la strega che con un solo sorriso riusciva ha rubare l.anima
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Liz Taylor era bellissima, da sembrare quasi irreale. Sicuramente sarebbe stata al sposa piu’ bella del mondo se non ci fiosse stata l’impareggiabile e divina Principessa Grace kelly la donna piu’ bella del mondo oltre che la sposa piu’ bella di tutti i tempi.
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