E' di dominio pubblico la collezione Primavera 2012 di abiti da sposa Vera Wang, la più celebre stilista cinese trapiantata in USA tanto amata dalle star.
Una collezione fedele alle linee e ai tessuti con cui è la stilista è salita alla ribalta mondiale e quindi linee morbide, vaporose ma anche strutturate, tessuti preziosi, leggeri ma anche rigidi dove necessario, applicazioni in pizzo e tagli a vivo a formare sculture floreali.
Il tutto però rivisitato con originalità per offrirsi ad una sposa giovane e moderna, sofisticata, eterea, impalpabile come il taffetà, la seta e l'organza degli abiti.
Leggerezza, femminilità, grazia, eleganza ed un tocco di eccentricità sono i diktat della collezione, ispirata dichiaratamente alle ballerine di Degas, come spiega la stessa stilista: “Nel creare la mia collezione sono rimasta colpita dalle ballerine di Edgar Degas e dalle loro qualità: la leggerezza, la grazie e la femminilità. Le giovani donne di Degas ancora oggi hanno da dirci la loro sul nostro ideale di one-woman show di cui dovrebbe essere la star una sposa moderna. In questa occasione, la sposa diventa la prima ballerina della sua cerimonia”.
Seconda ispirazione dichiarata è l'Opera di Parigi, e quindi eleganza romantica testimoniata da redingote vaporose, nuvole di tulle, dettagli in pizzo e ricami floreali.
I colori sono pastello ma non mancano di un tocco retrò, introducendo, oltre al rosa cipria tanto amato dalla stilista, toni di grigio, champagne ed un sorprendente verde acqua.
L'originalità si manifesta soprattutto nei dettagli, come i giganteschi fiocchi, i petali, gli inserti in tessuto che emergono prepotenti dai bustini fino a trasformarsi in sculture che fanno sembrare la sposa un fiore.
Ogni abito è davvero un'opera a sé, e può essere raccontata come una vera e propria storia.
Il racconto parte da Vera Wang stessa che sul suo blog Vera Unveiled centellina la pubblicazione di bozzetti e la descrizione dei modelli della nuova collezione.
Cominciamo con il modello Hayden, un abito fasciante che per la stilista è “puro grandeur e glamour, l'espressione più stravagante delle plissettature"
"teatrale e audace, è la sorella maggiore di Hazel – che vedremo dopo - e dà un'interpretazione della mia tecnica di pieghettatura “a sprazzo di sole” (che prevede un disco centrale piegato in modo da assomigliare al sole e ai suoi raggi).
La forma di partenza è a sirena, “ma ho voluto fare un passo ulteriore rispetto alle proporzioni generalmente rigide creando un magnifico movimento con una serie di linee diagonali e di pieghettature drappeggiate asimmetriche”
Il tessuto utilizzato è tulle francese e chiffon leggero così che la sposa “sottolinea tutto quel che c'è da sottolineare mantenendo la morbidezza e la fragilità di una ballerina in movimento”. In tulle anche il sontuoso strascico applicato che si apre in modo aggraziato fino a terra.
Davvero sorprendente è Harper, per la forma e il colore, la leggerezza e la rigorosità, al tempo stesso, messa a servizio per creare un innovativo effetto scultura.
“La teatralità e tensione dell'abito – racconta la stilista - è creata dalla struttura rigida e dalla stoffa che si leva a ondate, come le ballerine di Degas”.
“L'abito mostra una delle note dominanti della mia collezione primaverile: la fascia in vita, rivolta alla sposa giovane e certamente alla mia musa, la fragile ballerina. "
"In questo abito ho anche reinterpretato il boustier, una parte del linguaggio tradizionale dell'abito da sposa, inserendo un doppio boustier che spunta fuori dallo strato esterno del corpetto e diventa un sovra-boustier, quindi un nuovo strato che conferisce modernità alla parte superiore del corpo. Nell'insieme c'è certamente una sensazione ornamentale”.
“Quel che è più importante in questo abito è bellezza ed il dettaglio nella cucitura, con dettagli angolari sul corpetto ad incorniciare la scollatura e poi lungo il retro, nonché la lavorazione ad angolo retto sui fianchi, che unisce in modo strutturato due pezzi angolari di stoffa”
I tessuti: la base dell'abito è in faille (tessuto di seta di grossa trama, piuttosto rigido), mentre lo strato superiore è in tissue organza (in seta e fili metallizzati).
Sul retro il movimento è creato dafiori in organza tagliata col laser
Più cupi i toni del modello Harlow , che colpisce subito per il grigio antracite, “un colore che ben si adatta al Modernista, in contrasto con il ricamo a rosa impolverata, ben pieghettata, che esce a spirale dalla vita fino allo strascico. Penso all'interpretazione delle gonne delle ballerine dipinte da Degas, così diafane, con solo un colore che fluttua intorno alla forma della donna, accentuando la sua grazia naturale”.
Il corpetto è molto minimalista ma ha un design asimmetrico ad “intreccio cestini.
Il tessuto è leggero, senza base rigida, costituito solo da tulle e organza. “Con questo abito ho voluto ricreare l'emozione di vedere come una ballerina può portare la folla ai suoi piedi con una magnifica piroetta. La narrativa del movimento aggraziato, che mischia fermezza ed energia, fa sentire la sposa come se fosse in una nuvola perfetta mentre si muove”.
Il prossimo sembra il classico abito da sposa con gomma ampia ma, guardando bene il corpetto, capiamo che è stato rivisitato in chiave originale.
E' il modello Hannah, “Uno degli abiti della collezione che si distingue per la sua semplicità. E' l'incarnazione dell'immacolata, giovanile ed innocente performer; è il romanticismo dell'Opera di Parigi e, ancora, dell'elegante ballerina di Degas, evocata qui in strati e strati di elegante e fragile organza nell'ampia gonna”.
“In contrasto con la morbidezza ed ampiezza della gonna c'è il corpetto, strutturato, pulito, doppio. Il primo strato è un boustier in gazar con uno scollo a cuore, mentre lo strato esterno è una parte rigida rimovibile, con stecche”
La gonna presenta un motivo floreale astratto, che scende in movimento tutto intorno; “sontuosa e ariosa, è un altro esempio della delicatezza e bellezza dell'organza tagliata a laser”.
Questi sono i modelli finora descritti minuziosamente da Vera Wang. La collezione comprende altri abiti, altrettanto soprendenti.
Decisamente fedele al più classico stile Vera Wang è il modello Hilary:, abito a sirena, senza spalline con applicazioni a fiore in pizzo, racchiuso in vita dalla tipica fascia amata dalla stilista.
L'abito si apre sul fondo con sotto-strascico in organza lavorata con pieghettatura “a sprazzo di sole” e ricami a ramoscello
Passiamo poi a Henriette, in assoluto il mio pezzo preferito della collazione.
Un abito super romantico ma non noiso, sorprendente per la freschezza che riesce a trasmettere grazie alla vaporosità creata dal pizzo e dalle applicazioni in tulle a nido d'ape.
Il volume è creato in tutta la superficie dell'abito e che ovviamente raggiunge il suo massimo nell'ampia gonna.
Super vaporosa anche la fascia di tulle racchiusa in vita in un gigantesco fiocco.
Extra chic la parte superiore, con corpetto base a cui viene sovrapposto strato di pizzo dal collo alto e maniche ad aletta.
Togliamo il pizzo sovrapposto al bustino, aggiungiamone altri inserti qua e là ed ecco far bella mostra di sé Helena, una nuvola di tulle con corpetto stretto ed ampia gonna, che gioca con i tessuti e i volumi e con le applicazioni di rametti di organza e cristallo che spuntano come api dai fiori.
Ed ecco due modelli in uno dei colori preferiti da Vera Wang, il rosa, declinato in diverse varianti e tessuti.
Corpetto altezza vita, dal corsetto drappeggiato, per il modello Hayley, morbido nelle forme, racchiuso in vita da cintura e coccarda.
Modello A-line con gonna che inizia con applicazioni di petali di organza vaporosi e distesi asimmetricamente, per poi proseguire lasciando liberi gli strati di tulle pieghettato.
Anche il secondo modello rosa cipra, Holly, dalla linea a sirena ha un corpetto rigido profilato da stecche, che prosegue aderente fino alle ginocchia.
Dalle ginocchia l'abito si apre a triangolo mostrando voluminosi petali in organza e ricami di rametti.
Infine, ancora un abito di ispirazione tradizionale ma rivisitato dalla stilista; Hazel, un trionfo di tulle con gonna ampia da ballerina e scollo a cuore cui viene sovrapposta un disco elaborato con la pieghettatura a sprazzo di sole
9 commenti su “Vera Wang: le ballerine di Degas ispirano la collezione Spring 2012”
Pingback: abito da sposa Valentino per Anne Hathaway – The Dress
Pingback: Le collezioni sposa da sogno 2012 by Monique Lhuillier – The Dress
Pingback: L'art déco vela la sposa di Claire Pettibone – The Dress
Pingback: Tutti i colori del mondo per gli abiti delle star degli Oscar 2012 – The Dress
questi sono davvero belli ma IMPOSSIBILI
hai ragione, ma la stilista fa anche delle versioni POSBBILI nella collezione low cost WHITE, dove il più caro costa 1.500 dollari e puoi anche comprarli per posta! Guarda questo mio articolo: http://www.thedress.it/1928/petali-di-organza-per-la-primavera-white-by-vera-wang/
Pingback: Il tulle: per un abito da sposa senza tempo – The Dress
Pingback: Cristalli e corsetti per la sposa Pnina Tornai – The Dress
Mammamia, da stramazzare al suolo, e poi le ..”dive” si sposano in sottoveste.
Ma dove vive questo genio e perchè non abbiamo mai visto queste meraviglie assolute.
Brava per averli trovati e diffusi a noi comuni mnortali.