Ricordare i principali matrimoni reali inglesi significa anche ripercorrere l'evoluzione dell'abito da sposa attraverso i secoli.
Andando indietro nel tempo possiamo cominciare dalle nozze, avvenute il 10 Febbraio del 1840 alla Cappella Reale di St. James Palace, tra i giovanissimi Regina Vittoria ed il cugino tedesco di primo grado Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Sposandosi in bianco, la regina lanciò una moda: infatti, a causa della difficoltà nel lavagggio, era un colore inconsueto nell'abbigliamento nuziale, anche perchè l'abito della sposa veniva riutilizzato in futuro.
L'abito della regina fu confezionato con metri di satin e accompagnato da un velo di pizzo Honiton, usato anche ad ornare lo scollo e le maniche.
Notevoli anche le scarpe, confezionate dai calzolai londinesi Gundry and Sons.
Decisamente nello stile di quegli anni l'abito con cui la Regina Madre (Elizabeth Bowes-Lyon) prese in sposo il Principe Alberto (futuro Re Giorgio VI) il 26 April 1923 alla Westminster Abbey.
L'abito fu disegnato dalla sarta di corte Madame Handley Seymour, realizzato in seta color avorio, a vita morbida e collo quadrato. Un modello che seguiva la moda del momento, dettata da Coco Chanel, che aveva imposto abiti chemisier, morbidi, dalla linea maschile, senza segnare i fianchi, solo ornati nei dettagli da cristalli, perle e perline e bigiotteria, permettendo alle donne di tutte le classi sociali di essere eleganti e chic.
L'abito era impreziosito da strisce di lamè argento, presentava lunghe maniche in pizzo di Nottingham ed un velo di pizzo Flanders, portato basso ad imitare una cloche all'epoca tanto in voga.
Proseguendo verso gli anni '50 incontriamo il matrimonio tra l’attuale regina d’Inghilterra, Elisabetta II, e Filippo di Mountbatten, con cerimonia sempre all’abbazia di Westminster il 20 novembre 1947.
L'abito, disegnato da Norman Hartnell, fu realizzato in seta color avorio, decorato con circa 10.000 perle che lo stlista dovette reperire in USA a causa della Guerra, era impreziosito da un lungo velo di tulle trattenuto da un diadema di diamanti.
Il motivo sull'abito e sul lunghissimo strascico fu ispirato alla Primavera di Botticelli, a simboleggiare la rinascita e la crescita dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale.
E siamo giunti ai favolosi anni '60, gli anni segnati dallo stile diAndré Courrèges, appassionato di design, già tagliatore dallo spagnolo Cristobal Balenciaga e caratterizzato da linee pure e dai tagli semplici, che piacevano tanto alla upper class.
Il 6 Maggio 1960, nella consueta cornice della Westminster Abbey, la Principessa Margaret sposa il fotografo Anthony Armstrong-Jones; si tratta del primo matrimonio reale ad essere trasmesso in tv e fu seguito da 300 milioni di persone.
L'abito fu realizzato da Norman Harthell, in organza di seta, così come il velo, con linee semplici fedeli alla moda dell'epoca, scollo a V, giacchino, vita stretta ed ampia gonna, anche grazie alla vaporosa sottogonna in km di tulle, per un risultato finale di estrema eleganza.
Unica concessione al lusso la tiara realizzata per l'occasione, battuta all'asta nel 2006 per 1.7 miloni di dollari.
Arriviamo agli anni '70, con il matrimonio, celebrato a Westminster il 14 Novembre 1973, tra la principessa Anna, sorella di Carlo, e il tenente dei Queen’s Dragoon Mark Phillips.
Ancora una volta in linea con la moda dell'epoca, la famiglia reale ha osato un look semplice e originale al tempo stesso, con abito di Anna in stile Tudor, dalle ampie ed eccentriche maniche medievali (con puff interno!), disegnato da Maureen Baker su indicazione della stessa Anna, così apparsa davanti a 500 milioni di telespettatori.
Non ci stupiamo se, forse anche a causa di questo abito, la coppia divorziò nel 1992.
Arriviamo agli anni dell'opulenza e dello sfarzo: i mitici anni '80, teatro del matrimonio reale che ha segnato la storia e i gusti di milioni di spose: le nozze tra il principe Carlo, figlio maggiore di Elisabetta e Filippo, e la giovane maestra d'asilo appartenente alla nobile casata Spencer, Lady Diana, celebrate il 29 luglio 1981 nella cattedrale di Saint Paul.
La sposa, arrivata in chiesa su una carrozza come Cenerentola, davanti a 750 milioni di spettatori nel mondo, e 3.500 ospiti ad attenderla in chiesa, presentava in ogni dettaglio un'opulenza che non si è mai più vista, mostrata in ogni dettaglio dell'abito disegnato dai coiungi David e Elizabeth Emanuel.
L'abito fu confezionato con km di seta, proveniente dall'unica fabbrica inglese, nel Dorset, decorato con pizzo appartenuto alla nonna dello sposo (Queen Mary), ricamato con 10.000 perle e centinaia di lustrini, arricchito da svariati piccoli fiocchi i seta, in un modello a meringa con maniche a sbuffo, come imponeva la moda del momento.
Lunghissimo il velo, decorato di perline, trattenuto da una tiara appartenente alla famiglia Spencer, e lunghissimo, il più lungo a memoria d'uomo, lo strascico: 9 metri.
Talmente lungo da rendere quasi impossibile il movimento
A tema anche le scarpe, ricchissime nei dettagli in tema, realizzate da Clive Shilton, ornate con lo stesso pizzo dell'abito, realizzate in duchesse di seta, ornate da oltre 500 decorazioni in madreperla per ogni scarpa. Sulle suole furono dipinte le iniziali C e D degli sposi, intrecciate in un cuore.
Sullo stesso tema new romantic, ma decisamente meno ricco, l'abito da sposa indossato da Sarah Ferguson in occasione delle nozze con il principe Andrea, uno dei due fratelli minori di Carlo, il 23 luglio 1986, sempre nell’abbazia di Westminster. Alla presenza di "soli" 2000 ospiti la sposa, con abito di Lindka Cierach, fu un trionfo di satin (il taffetà di seta non poteva essere replicato), con corpetto e strascico ricamato a motivo d'ape per incorporare il blasone dei Ferguson e velo dagli orli smerlati e arricchiti da lustrini.
Andando avanti negli anni, arriviamo ai '90, gli anni degli eccessi ma anche del ritorno al purismo. Due tendenze che hanno trovato espressione in due matrimoni reali inglesi.
Per la tendenza al full-color si annoverano le nozze tra la sessantatreenne contessa Raine Spencer, matrigna di Lady D, giunta al terzo matrimonio, con Jean-François de Chambrun il 10 Luglio 1993. Coraggiosissimo ed elegantissimo l'abito a fiori bianchi e fucsia della sposa, di Emmanuel Ungaro, abbinato ad uno sbarazzino copricapo di velo rosa fucsia, sempre in tema.
Alla tendenza minimalista e purista degli anni '90 appartiene invece la coppia di sposi formata da Sophie Rhys-Jones ed il principe Edoardo, uniti a nozze il 19 Giugno 1999, nella cappella del castello di Windsor, in una cerimonia riservata a parenti e amici, contrariamente alle consuete nozze reali.
L'abito, disegnato da Samantha Shaw, realizzato in organza di seta tinta a mano e crepe di seta, su modello a cappotto, fu caratterizzato da uno scollo a V, con maniche lunghe leggermente a campana (la lezione di Anna Phillips è servita..), arricchito da 325.000 perline.
Decisamente più sobrio del primo è stato il secondo matrimonio di Carlo d'Inghilterra, che, passato dalla prematura scomparsa di Lady Diana un lasso di tempo ritenuto decoroso , convolò a nozze con l'amata di sempre Camilla Parker Bowles il 9 aprile 2005 con cerimonia civile presso la Windsor Guildhall, seguita da una benedizione religiosa.
Per la duchessa un abito, su indicazioni di Robinson Valentine, in chiffon di seta color crema abbinato a cappottino con strisce verticali di applicazioni intrecciate - realizzate in Svizzera - e ricami a lisca di pesce. Il tutto accompagnato da stylosissimo cappello del più famoso designer del settore Philip Treacy, realizzato in paglia, pizzo francese e piume.
In chiusura, per arrivare ai nostri giorni, non poteva mancare il secondo matrimonio reale più mediatico di sempre: il 29 Aprile 2011 davanti al mondo intero il Principe William prende in sposa Kate Middleton alla Westminster Abbey.
Grandissima l'attesa per l'abito e, prima ancora, per la scelta dello stilista. Alla fine, per conciliare le esigenze di tutti (il glam che si concede ad una giovane sposa moderna e la tradizione che si impone a un matrimonio reale), è stata scelta una maison britannica ed un modello che semplicemente copia l'abito da sposa di Grace Kelly.
L'abito da sposa di Kate Middleton a cui abbiamo dedicato un approfondimento è stato disegnato da Sarah Burton, direttore creativo di Alexander McQueen - stilista eccentrico e geniale dalla creatività non imbrigliabile in schemi e necessità reali, che nel gennaio 2010 ha deciso di alzare le ali verso un'altra dimensione - con un risultato finale che oltre a non distinguersi per originalità, ha totalmente stravolto lo stile McQueen.
L'abito è stato realizzato in gazar di seta e ha il suo punto focale nel corpetto in pizzo Chantilly e Cluny, ricamato dalla Royal School of Needlework di Londra. Nei decori sono stati inseriti simboli di ciscuno dei 4 paesi del Regno Unito: la rosa (Inghilterra), il cardo (Scozia), il narciso (Gallles), e il trifoglio(Irlanda del Nord).
Il velo era corto, fino a raggiungere la vita, in tulle di seta con bordi cuciti a mano. Anche lo strascico, rispetto alla temutissima figura della sposa Diana, era incredibilmente corto: solo 2 metri e 70.
Su The Dress è anche pubblicato un ampio reportage sull'abito sull'abito da sposa di Kate Middleton, con la descrizione di Sarah Burton.
Menzione d'onore per le nozze tra la principessa Beatrice di York ed Edoardo Mapelli Mozzi, celebrate in gran segreto il 17 luglio 2020 nella piccola Royal Chapel of All Saints di Windsor, con un numero limitato a 20 partecipanti, a causa delle restrizioni dovute all'emergenza Covid-19.
Con una scelta di stile davvero apprezzabile, la principessa Beatrice ha scelto di indossare un abito da sposa vintage, prestato dalla nonna, la Regina Elisabetta, così come la preziosa tiara.
Beatrice d'Inghilterra ha scelto come abito da sposa un ball gown firmato Norman Hartnell (designer degli abiti da sposa della Regina Elisabetta e della Principessa Margaret), indossato dalla Regina in diverse occasioni (ad esempio nel 1966 per la cerimonia di apertura del Parlamento, alla prima del film Lawrence d'Arabia e per la cena di Stato in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, tenutasi all'Ambasciata di Roma nel maggio del 1961) e riadattato dalla sarta della Regina Angela Kelly e dallo stilista di fiducia Stewart Parvin.
L'abito è un ball gown color avorio in taffeta peau de soie , con spalline sottili abbellite da preziosi ricami così come il corpetto; alle spalline originarie sono state aggiunte maniche a coppetta in organza ed è stato abbinato un ampio velo (sappiamo che il velo cattedrale è perfetto per nozze regali), mentre l'orlo, originariamente a sbuffo, è stato modificato in modo da cascare dritto al suolo.
Nell'outfit della sposa, spicca la preziosa tiara "Queen Mary diamond fringe", che fu indossata dalla Regina Elisabetta per le nozze con Filippo, celebrate nel 1947 e realizzata nel 1919 sulla base di una collana in diamanti offerta ad Elisabetta II dalla regina Victoria. Questo è stato unanimamente considerato un segno di generosità mai mostrata per altre spose reali.
26 commenti su “Matrimoni reali: la stirpe inglese”
Per me il migliore quello della Principessa Margaret
Altri 2 abiti eleganti….quello della Principessa Fabiola del Belgio e della Principessa Grace di Monaco.
Grazie
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Buongiorno vedo solo oggi questo post molto bello, anche se mancano alcuni abiti da sposa di tutto rispetto, vedi quelli dei figli della principessa Margareth, molto originale ed elegante quello di Lady Sarah Chatto. E anche quelli dei figli della Principessa Anna, che pur non essendo cosi originali e belli valeva la pena menzionare non fosse altro per l’evolversi dei costumi se così si può dire. Per non parlare poi di Marina di Kent o Katherine di kent. Tornando agli abiti qui menzionati, io avevo tredici anni quando ammiravo Lady Diana in tutto il suo splendore, e sognavo che anch’io da grande avrei avuto uno splendore anologo. Fortuna che il tempo e la ragione mitigano la sindrome” di cenerentola ” come la chiamo io. Quella sindrome che ti fa indossare un abito a meringa a dispetto del tuo corpo o della tua altezza. Cio’ nonostante credo che l’abito di Lady Diana incarni l’abito della Principessa che diverra Regina o quanto meno Madre di Re. E nell’immaginario comune e’ quello l’abito che fa pensare ad un matrimonio regale. Non amo l’abito della duchessa di Cambridge al contrario dello splendore indossato dalla mitica Grace di Monaco. Volevo aggiungere una cosina: non trovate che l’abito di Lady D. abbia delle similitudini a quello della Regina Victoria. Scusate per l’essere stata prolissa. Complimenti alla padrona di casa1
A mio modesto parere la palma dell’abito da sposa più elegante spetta a quello di Fabiola del Belgio.
Non mi è mai piaciuto l’abito di lady Diana.Era piu’ indicato per un film hollywoodiano su Cenerentola.Reputo très chic l’abito di Margaret d’Inghilterra ma,a mio modesto avviso,era supremamente elegante quello di Fabiola del Belgio(lo stilista era Balenciaga).Cordiali saluti.
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nell’81 avevo 20 anni, il vestito di lady D. non mi è mai piaciuto, nemmeno allora, sono una sognatrice, romantica, ancora a 51 anni, ma proprio quel vestito non rientra nei miei canoni, tutto troppo, così come non mi è piaciuto molto quello di Kate, troppo visto e rivisto….così come la scollatura dell’abito di Armani per Charlene, quella scollatura era di moda almeno 10 anni fa….sono una criticona vero, ma a me piace da morire disegnare abiti da sposa. Quello di Margareth bellissimo, eccezionalmente elegante e naturalmente bellissimo quello di Grace……
Concordo con te, parola per parola, e infatti sono osservazioni che ho messo nei miei articoli. Continua a seguirmi! Elisa
…sono una vecchia sposa degli anni 80 (mi sposai nell’83) e contrariamente delle opinioni di oggi credetemi l’abito di Lady D.era nei sogni di noi ventenni dell’epoca….allora un buon abito da sposa costava dai 900.000-1.200.000 lire ….ma quelli in taffetas come quello di lady D costavano dai 3.800.000 fino ai 6.000.000di lire ed il taffetas era diventato di gran moda… intendo abiti di atelier “normali” non certo alta moda….era anche l’epoca del corto….soluzione che optai io….ma il lungo a meringa era un sogno ad occhi aperti!!!!
io ero bambina all’epoca e Lady D era il mio mito: collezionavo foto, cartoline etc. Quell’abito ha fatto sognare me ed un’intera generazione. Certo, guardare oggi gli abiti ispirato a quello, fa un pò sorridere ( specialmente per le spalline enormi, le maniche e il colletto stile neo vittoriano).. Non perderti ad esempio quello di Maria Shriver alle nozze con Arnold Schwarzenegger, di cui ho scritto
Il vestito della amata Principessa Diana era favoloso, a me, che all’epoca avevo 15 anni, ha fatto sognare molto. Lei era belllissima ma non solo vestita da sposa, era lei bellissima, dolcissima e molto umana e buona. Io mi sono sposata il 01 05 1993.
Quell’abito ha fatto sognare intere generazioni e ha segnato un momento unico, destinato a non essere mai più. Proprio come lei.
Semplicemente perfetta la scelta di Beatrice di York nell’indossare l’abito della Regina rivisitato e adattato alla sua figura. Finalmente una scelta di buon senso per la forma della cerimonia e di buon gusto per l abito indossato
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Quanti abiti da sogno! Per fortuna però che è passato il periodo delle spose “meringate” 🙂
concordo pienamente!